Ma veniamo alla prestazione del Bologna, sicuramente confortante dopo i sei gol presi a San Siro. Niente di scintillante od onirico, ma quantomeno sufficientemente brillante per poter vincere, con merito, una partita contro una squadra più o meno della stessa fascia. Ad un certo punto ero sollevato, stavo vedendo una partita simile a quella con il Verona, giocata in crescendo, con difficoltà all'inizio ma con buon raziocinio e intensità poi. E in effetti anche stavolta era arrivato il gol, peccato che quando di mezzo c'è il Bologna qualcosa può sempre accadere. Nella fattispecie una inopinata palla persa di Orsolini. Da lì in avanti gli schemi un po' sono saltati perché Sinisa ha cercato comunque di vincerla e i cambi avevano giovato, soprattutto Vignato. Facendo la conta delle occasioni, il gol di Hickey, un altro sinistro di Hickey, il rigore, colpo di testa di De Silvestri, una conclusione murata di Arnautovic e un'altra sbilenca - poteva fare meglio - per concludere con la doppia chance finale. Ai punti la vittoria era meritata, anche perché il Genoa si era affacciato dalle nostre parti due volte casualmente: il gol di Destro regalato da Orso e il colpo di testa successivo nato da un tiro sbilenco di Criscito.
lo spunto