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Ecco, detto questo occorre anche sottolineare che uno sforzo da parte della proprietà è fondamentale e necessario. In matematica si dice 'condizione necessaria e sufficiente' affinché qualcosa di buono possa scaturire, ovvero che una dimostrazione possa essere efficacemente compiuta. La condizione necessaria è basilare, perché implica l'esistenza di una ipotesi per cui la tesi potrebbe valere. Nel caso del mercato, questa condizione è rappresentata dagli investimenti. Con incassi così imponenti, e rimpolpati anche dalle cessioni secondarie, è giunto il momento di reinvestire in entrata per mantenere il Bologna a livello europeo, che significa giocarsi i primi 6-7 posti in Serie A e disputare una Europa League competitiva. In sintesi, è logico affidarsi a Sartori e alle sue pescate, ma tutto dovrà essere spinto dagli investimenti della proprietà, chiamata a reagire alle rinnovate ambizioni di una parte sinistra della classifica con dieci squadre a giocarsi i posti nelle coppe (c'è pure il Como). Se proprio dovessimo fare una semplificazione estrema: sono i giorni di Sartori, ma anche di Saputo e Fenucci.

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