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Sartori (e i suoi tempi) per il mercato in entrata. Ora serve investire per un Bologna da Europa

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Ecco, detto questo occorre anche sottolineare che uno sforzo da parte della proprietà è fondamentale e necessario. In matematica si dice 'condizione necessaria e sufficiente' affinché qualcosa di buono possa scaturire, ovvero che una dimostrazione possa essere efficacemente compiuta. La condizione necessaria è basilare, perché implica l'esistenza di una ipotesi per cui la tesi potrebbe valere. Nel caso del mercato, questa condizione è rappresentata dagli investimenti. Con incassi così imponenti, e rimpolpati anche dalle cessioni secondarie, è giunto il momento di reinvestire in entrata per mantenere il Bologna a livello europeo, che significa giocarsi i primi 6-7 posti in Serie A e disputare una Europa League competitiva. In sintesi, è logico affidarsi a Sartori e alle sue pescate, ma tutto dovrà essere spinto dagli investimenti della proprietà, chiamata a reagire alle rinnovate ambizioni di una parte sinistra della classifica con dieci squadre a giocarsi i posti nelle coppe (c'è pure il Como). Se proprio dovessimo fare una semplificazione estrema: sono i giorni di Sartori, ma anche di Saputo e Fenucci.