Tre punti di peso specifico enorme con la firma di Giovanni Fabbian, per tutti ormai San Giovanni, che non è in Persiceto. E' lui l'uomo dei gol importanti, quelli decisivi, ricordarsi il Cagliari a inizio stagione, quello salvifico con il Sassuolo in casa, solo per citarne alcuni, ed è lui l'arma che Thiago Motta usa a piacimento o dall'inizio o a partita in corso, ed è lui l'uomo degli inserimenti, del fiuto del gol, del posto giusto al momento giusto. Con lui il treno arriva sempre in orario. Se il Bologna di Motta ha qualcosa dentro lo ha dimostrato al Castellani, nello stadio più difficile, più maledetto, con un gol al 95' che sa tanto di squadra in missione, sorretta una volta tanto dagli Dei del calcio che non possono essere insensibili a questa cavalcata che merita la miglior sorte possibile. E anche nella serata in cui Empoli sembrava ancora stregata, incredibile il gol divorato da Orsolini, il Bologna è uscito vincitore nella maniera più emozionante e bella possibile, con un gol di rapina, furbizia, sotto il settore ospiti, sotto una pioggia incessante e con tutta la panchina ad esultare. Meglio di così non si poteva, se non appunto farne tre prima e soffrire meno. Ma le vittorie più dure emotivamente sono anche quelle più goderecce.