lo spunto

Rosa profonda e acquisti di qualità: così è cambiato il Bologna. Ora il futuro: tocca anche a Saputo

Il futuro dipenderà anche dal…bilancio. Il Bologna, che ha chiuso con un corposo segno più la sessione estiva, avrà ancora delle risorse da utilizzare per confermare chi c’è già e non per comprare giocatori nuovi, Moro e Posch da riscattare, Zirkzee da finire di pagare, e dall’altro lato, come è noto, saranno le offerte a determinare una eventuale cessione eccellente. Esempio: a 30 milioni uno come Ferguson sarebbe difficile da trattenere. Arriveranno? Non è detto. Poi i giocatori in scadenza, i veterani Soriano, Medel e Sansone potrebbero anche liberare spazio salariale, mentre Dominguez e Orsolini nella mente di Sartori sono assolutamente da confermare (ma decideranno loro con i rispettivi agenti). Insomma, si prospetta un lavoro intenso per Sartori che a Bergamo ha dimostrato di saper fare tanto partendo da poco, più o meno ciò che è accaduto qui considerando che il budget della sua prima sessione operativa è stato creato dalle cessioni di chi c’era. E’ lo specialista in queste situazioni ma dall’altro lato Saputo non dovrà adagiarsi troppo sugli allori e aiutarlo il più possibile, ben sapendo che sul tavolo del proprietario ci sono due strategie andate in direzione opposta: a Montreal buona stagione, tre cessioni e inizio disastroso, a Bologna ottimi risultati e primo salto di qualità. Ecco, si cerchi di non imboccare la via sbagliata, ma su questo aspetto la figura di Giovanni Sartori appare una garanzia...

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