lo spunto

Piuttosto che niente…Ora la volata finale con un Arnautovic in più

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il Bologna di oggi è dunque meno vispo rispetto alla sua miglior versione, che ne vinceva sei su dieci prendendo solo 0.6 gol a partita, mentre ora i gol subiti sono 8 in 5 partite e la produzione offensiva è calata, complice lo studio degli avversari e un fraseggio più lento e sterile, ed essere rimasti aggrappati con le unghie alla classifica è determinante in vista del volatone, dove si spera in un nuovo sprint della squadra che per mesi ha fatto sognare. E ora si può sfruttare il rientro di Marko Arnautovic, vera arma in più di questa bagarre. E se anche al Mapei l'approccio alla partita non è stato dei migliori, col passare dei minuti, soprattutto nella ripresa con l'innesto dell'austriaco, si è visto qualcosa di meglio, rendendo il risultato giusto per l'andamento della partita. Non hanno brillato né gli uomini di Dionisi né quelli di Motta, il quale continua ad appellarsi agli equilibratori limitando la pericolosità offensiva, giocando in versione Guardiola e cioè col mantra 'il centravanti' è lo spazio. Ma quando il centravanti in carne e ossa è entrato si è visto anche qualcosa di meglio, soprattutto nella fase di lancio lungo che serve al Bologna quando la manovra da dietro non riesce pulita come prima.

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