lo spunto

Per l’Europa serve la maturità. Che peccato

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Va anche detto, non a parziale attenuante di Pobega ma constando un fatto, che il primo giallo è una invenzione di Rapuano, che si conferma uomo da cartellini facili e ogni volta assaltato dalle proteste di chiunque gli passi di fianco. Non certo un arbitro di polso, non certo un arbitro di grande livello. Rivedibile anche l’atteggiamento dei laziali, che nonostante la superiorità numerica hanno continuato a protestare e richiedere sanzioni, finanche a giocare in nove contro undici quando due rossoblù erano rimasti a terra infortunati. Ma non si può di certo sentenziare che la sconfitta sia responsabilità dell’arbitro, giusto per evitare equivoci. Resta dunque il peccato per non aver potuto testare totalmente il livello della squadra contro una Lazio in forma e al top anche in Europa; e nella prima mezz’ora tutta questa differenza non si era vista. Siamo certi che Italiano ripartirà da lì, chiedendo ai suoi di dimenticare in fretta l’ora di gioco disputata in inferiorità, dove ormai la situazione era compromessa e c’era la sensazione che il gol laziale sarebbe prima o poi arrivato. In quella condizione non c’era modo di fare altro se non asserragliarsi dietro e sperare che il muro reggesse fino alla fine, a patto di non prendere il terzo che giustifica la classica frase 'quando piove, grandina'.

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