Per il Bologna una serata epica alla Scala

L’Inter ha dato tanto e i nuovi entrati non incidono come Inzaghi avrebbe sperato; Ndoye e Zirkzee, mettono al servizio della squadra, imprevedibilità, tecnica e velocità e così, proprio da questi ingredienti, parte l’ultima azione spacca partita: Calafiori interviene nella propria trequarti su un tentativo d’attacco interista, cede la palla a Zirkzee, l’olandese con un tunnel si libera di Acerbi, avanza qualche metro palla al piede e col contagiri, serve sulla corsa Ndoye; lo svizzero palla al piede arriva dalle parti di Audero che in uscita, viene trafitto dal più classico degli scavetti. 2-1 Bologna con Thiago Motta che s’inginocchia davanti allo svizzero e i 1500 tifosi vanno in visibilio.

Come scrissi ad inizio stagione, sarebbe bello credere nella Coppa Italia, a distanza di 50 anni dall’ultima Coppa Nazionale alzata dal Bologna, in finale contro il Palermo. Era il 1974 e, proprio come ieri sera, vidi la partita in tv e le emozioni sono state simili. Nella memoria di ogni tifoso vengono archiviate una decina di partite, definite epiche; quella di ieri sera, rientra fra le elette! La settimana perfetta, si potrebbe concretizzare sabato prossimo, dopo aver affrontato l’Atalanta in campionato. Battere la Roma, l’Inter al Meazza e uscire con un risultato positivo contro la Dea darebbe ai tifosi rossoblu un Natale da incorniciare. Intanto, dopo che dei nuovi acquisti, il solo Fabbian aveva bollato, ieri sera hanno inciso e deciso altri elementi, mettendo a referto il primo gol in rossoblu di Beukema e Ndoye. Per Zirkzee non si sa quale altri aggettivi spendere e Calafiori  può giocare ovunque. Ndoye ha una corsa che, come dice Inzaghi, il 90% degli avversari non riesce a marcarlo. Motta ha costruito un gruppo consapevole dei propri mezzi. Devono proseguire su questa scia e non devono montarsi la testa ma con Motta, questo pericolo mi sento di escluderlo. I tifosi hanno accolto il rientro della squadra a Casteldebole,  con applausi, slogan e fuochi d’artificio. Una serata epica alla Scala del Calcio, con la speranza che questa impresa, non rimanga fine a se stessa.