Non la miglior partita di Ferguson e neanche quella di Posch, forse un po' stanchi, Dominguez e Schouten hanno svolto un lavoro tattico davvero importante ma in fase di possesso poche idee e tutte al rallentatore. Non il solito Bologna che ci aveva abituato bene tra corsa, precisione nei passaggi, imprevedibilità e intensità nell’aggredire alto l’avversario. Forse, paradossalmente, il gol arrivato troppo presto ha poi cambiato il cliché di un match che ha poi visto il Milan reagire immediatamente. Per il Bologna, dopo le vittorie contro Udinese ed Atalanta, un punto che serve a muovere la classifica e conserva intatte le speranze di continuare a lottare per un posto con vista Europa, grazie anche ad un calendario sulla carta complicato, ma che analizzandolo potrà sorridere al Bologna. Certo che la trasferta del Bentegodi, contro un Verona che ha ottenuto fino ad ora, la metà dei punti del Bologna, si annuncia per opposti obiettivi, veramente combattuta. 22 punti di distacco che sicuramente qualcosa vorrà pur dire ma occhio a non sottovalutare l’avversario. Il punto ottenuto al Maradona contro un Napoli distratto, unito alla sconfitta interna dello Spezia contro la Lazio, ci consegnerà un Verona combattivo, non certo dimesso, per giunta davanti al proprio pubblico. Per loro, sarà quasi da dentro o fuori ma anche per il Bologna, se da qui alla fine vorrà cullare traguardi importanti, dovrà cercare di fare risultato. Intanto, un punto che contro i rossoneri, si porta a casa sempre con il sorriso sulle labbra e poco importa se contro un Milan B ma ben organizzato.
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