lo spunto

Parte l’assalto alla diligenza, ma il Bologna sa mettersi al riparo dalle voci di mercato

Il Bologna approccia la volata finale tra i rumors, ma la struttura può reggere. E Sartori e Italiano...
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
Parte l’assalto alla diligenza, ma il Bologna sa mettersi al riparo dalle voci di mercato- immagine 1

La trama è più o meno sempre quella: arriva primavera e parte l’assalto alla diligenza. A un certo punto sembrano tutti venduti, tutti destinati al grande salto. Questo concetto andrebbe tarato meglio, perché con il Bologna quarto fare uno step in più significa arrivare primi o secondi e molte, per ora, stanno dietro. Sperando sia così anche a fine stagione, da un lato occorre parametrare il Bologna laddove è, cioè in posizione da big, dall’altro essere consapevoli che grandi stagioni portano con sé anche grandi interessamenti di mercato. Sarebbe grave il contrario. Non avere mercato, in questo calcio, significa non avere valore, non avere una grande rosa, non avere giocatori di qualità. I zugadùr buoni, ovviamente, vengono corteggiati. Ed è normale. Poi, come sempre si dice in questi casi, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, che significa offerte e soldi. Il Bologna probabilmente non li terrà tutti, ma certamente non li venderà tutti, soprattutto in Italia dove i parametri di spesa sono costantemente in discesa e in giro per l’Europa ci sono campionati ben più pronti a spendere determinate cifre.