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D'altronde, il calcio che cos'è se non questo? Una gioia sfrenata a tempo scaduto per un gesto tecnico d'autore, di un giocatore amato, con la maglia rossoblù cucita addosso, una emozione che pervade e che, gioco forza, va condivisa con chi c'è di fianco. In quanti si saranno abbracciati sugli spalti, in quanti si saranno sentiti bolognesi, in quanti con fierezza ora potranno sventolare i colori del Bologna che ha battuto la capolista. Questo sì, è calcio. E' l'uovo di Pasqua che fa uscire la sorpresa più gradita, quella più sentita, in un boato unanime, perfettamente sincronizzato e con i decibel che saranno arrivati chissà dove. Ecco, per una sera ci si può fermare un attimo, a gioire, ad entusiasmarsi ed emozionarsi per una squadra che è entrata nel cuore di tutti. Meritando l'affetto di chi soffre sugli spalti o sui divani di casa. E' stata una Pasqua fantastica. Per tutti.

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