Sono le notti magiche di un Dall'Ara da Champions, quelle partite di cui è meglio godere ogni attimo, assaporarne l'essenza, perché mica ricapitano spesso, con un finale così epico. Sarebbe esagerato scrivere che è risorto pure il Bologna, ma di sicuro rispetto a Bergamo si è vista ben altra squadra, fin dall'inizio, con un approccio migliore e in generale una energia diversa al cospetto di una Inter meno baldanzosa. Vero è che i due portieri hanno dovuto parare poco ma, come si dice nella boxe, ai punti ha meritato il Bologna, che quando si è messo di buona lena ad attaccare ha costretto i nerazzurri alle corde, sfiancati, certamente, dal duro mercoledì di coppa. E in ogni caso, nessuno potrà dire nulla sull'arbitro Scudetto vestito di rossoblù, che chiude il trittico da paura con quattro punti contro le prime tre. E' l'ennesima conferma che per passare dal Dall'Ara serve una impresa, ribaltando ciò che era prassi qualche anno fa, quando l'impresa doveva farla il Bologna per ottenere punti contro le big. E se siamo sicuri che a Napoli si festeggia a dosi di pastiera, quello che più conta è essersi rilanciati, aver mandato un segnale di forza a tutto il campionato, confermando che sì; questo Bologna ci sarà fino alla fine.
lo spunto

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