Orsolandia. Vittoria più di cuore che di gioco. E bravo Vieira…

Per il resto, si sono confermate le difficoltà attuali del Bologna. La manovra non è del tutto brillante e di qualità e quando si utilizza il pallone a singhiozzo diventa difficile prendere il pieno possesso della partita. Non a caso, il Genoa aveva molto ben impastato il match, rendendolo denso e scivoloso, gommoso da masticare, a maggior ragione dopo il gol di Ellertsson che probabilmente avrebbe steso un toro. Non il Bologna, che ha il pregio di non arrendersi mai, mostrando un ritorno al passato dopo la troppa arrendevolezza di San Siro. Infatti le occasioni migliori sono arrivate tutte in zona recupero, segno che effettivamente si può definire la vittoria più di cuore che di gioco, più di attributi che di qualità. La cazzimma, si direbbe un po' più a sud. I rossoblù ce l'hanno e da qui serve costruire quella base di rendimento che Italiano chiede. La qualità potrà sopraggiungere più avanti, quando gli automatismi saranno più oliati, la conoscenza reciproca con i nuovi più sintonizzata e la condizione migliore. Serve un po' di tempo.