lo spunto

Non sorprendiamoci più: lo scopo di questo Bologna è emozionare

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

La menzione va alle riserve, cioè ai titolari di San Siro. Vero è che Zirkzee e Ndoye spaccano la partita, ma resistere a Milano con sette cambi nell'undici e trascinare tutto al supplementare merita un complimento particolare, proprio perché spesso con il turnover il Bologna era tornato a casa mesto e con le ossa rotte. Non stavolta, perché l'atteggiamento è diverso, la mentalità acquista e la struttura calcistica talmente solida da poter fornire a tutti gli interpreti gli strumenti giusti per stare in piedi senza crollare. E così anche i vari Urbanski, Corazza e compagnia sono stati in grado di stare lì, 'lì nel mezzo finché ce n'hai', e di dare una possibilità a Motta di giocarsi la carta dei più talentosi per tentare il sacco. Se fossero crollati non ci sarebbe stato Zirkzee. E poi Ravaglia, che ha dimostrato ancora una volta perché domenica aveva giocato lui al di là delle voci di Portico e dimostra la grande qualità dello staff di Motta. Insomma, non c'è più niente di cui stupirsi: il Bologna è qualcosa di talmente elettrizzante che ci ha ringiovanito di venti anni.


tutte le notizie di