lo spunto

Non sorprendiamoci più: lo scopo di questo Bologna è emozionare

Il Bologna innamora ed emoziona: lo stupore lascia spazio alla gioia e alla realtà. E' tutto vero
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

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Thiago Motta deve avere qualcosa di magico se è riuscito a portare il Bologna ai quarti di finale di Coppa Italia e per giunta contro l'assoluta bestia nera recente. Alzi la mano chi in questi giorni non ha ripensato ad Agliardi nel 2012 o a Candreva nel 2017, e alzi la mano chi non lo ha fatto pure dopo un minuto del supplementare con il gol di Carlos Augusto. Eppure la serata aveva i contorni della favola, Ravaglia che fa i miracoli, l'Inter che attacca ma non sfonda, palle deviate che sibilano fuori e Lautaro mezzo azzoppato nel finale, ma quel colpo di testa a freddo sembrava rinchiudere ancora una volta i sogni nel cassetto. Il Bologna di questa stagione, però, è un faro nella nebbia, l'abbagliante che acceca, il motore che quando parte diventa inarrestabile, sospinto da una giocatore spaziale che corrisponde al nome di Joshua Zirkzee, incantevole nel suo determinare ogni partita che gioca. E ringraziamo sentitamente anche il Tir Tiribocchi, perché quel suo 'il Zirkzee subentrante non è lo stesso di quando gioca dall'inizio' ci ha dato un'altra possibilità di sperare nel più classico boomerang televisivo. Taac...

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