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Nessuna crisi improvvisa. E su Van Hooijdonk aveva ragione Thiago

Redazione TuttoBolognaWeb

Capitolo Van Hooijdonk. Non possiamo non parlarne, visto che Thiago ha deciso di dargli un'altra chance (forse l'ultima?) che l'olandese ha apparentemente sprecato. Lo aveva già fatto in quel di Lecce e a San Siro in Coppa Italia contro l'Inter: sostituire Zirkzee sicuramente non è semplice, ma va detto che il povero Sydney ha evidenti problemi di adattamento al gioco del Bologna. Perchè non si sta parlando di carenza di mezzi tecnici individuali: manca proprio quella sorta di legame con il resto della squadra, che lo fa sembrare un corpo avulso che gioca assieme ad altri dieci singoli ben amalgamati tra di loro. Ed è un vero peccato: perchè non ci sono dubbi sul fatto che Van Hooijdonk sia inferiore a Zirkzee sotto tutti i punti di vista, ma non possiamo nemmeno pensare che un calciatore che lo scorso anno ha segnato 16 gol in 34 partite (quasi un gol ogni due gare) nel massimo campionato olandese, che certo non è a livello della Serie A italiana ma che non è nemmeno peggio di tanti altri campionati sparsi per l'Europa, possa fare al massimo quello che ha fatto ieri pomeriggio e più in generale tutte le volte che è stato chiamato in causa da settembre ad oggi. Soltanto una riflessione mi viene da fare: prima di giudicare le decisioni che prendono gli addetti ai lavori bisognerebbe conoscere bene le situazioni. Non voglio difendere a prescindere Thiago Motta, ma ricordo bene la pioggia di critiche che gli fu addossata in estate quando decise di non convocare Sydney per il ritiro pre-campionato: gli si diceva "come si può non convocare un attaccante che ha fatto 16 gol lo scorso anno", e all'epoca non dimentichiamoci che avevamo ancora Arnautovic in rosa. Forse Thiago ne sapeva qualcosa in più di noi.


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