Il Bologna, in sintesi, ha fatto il suo dovere, ha ristabilito le forze in campo vincendo una partita che al Dall’Ara mancava da 25 anni. Incredibile per i lagunari una striscia così, ma da queste parti salta sempre fuori qualche record inatteso. La laguna, dunque, si colora di rossoblù, pur senza esaltarsi troppo per un successo che è nell’ordine delle cose tra chi gioca in Champions e chi si gioca la salvezza. Era la classica partita da buccia di banana, ma per fortuna stavolta il Bologna l’ha evitata ed è salito in gondola lasciando a spasso una squadra che ha anche una idea concreta di calcio ma presenta limiti invalicabili, ad oggi, per restare in Serie A. Poco importa per i 24mila del Dall’Ara, che avevano bisogno di una vittoria, di una boccata di ossigeno dopo gli stenti della Champions e un entusiasmo annacquato rispetto a qualche settimana fa. Serviva un successo netto, che desse fiducia, arginasse la delusione internazionale e tenesse i rossoblù nella zona buona di classifica. Bene praticamente tutti i singoli, forse a parte Karlsson, e l'unico dispiacere è non aver assistito a un gol di Dallinga (gli sarebbe servito).
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