Dite la verità, quando Castro ha deciso di lasciar battere il rigore a Ndoye istintivamente vi sarà saltato fuori un ‘noooo’ di disappunto. Anche noi, tranquilli, anche lo stadio. Ma come, quello che non segna mai tira il rigore che può essere decisivo e spaccare la partita? Bravo Castro a lasciare il compito allo svizzero, per farlo sbloccare, bravo Dan a rimanere lucido e freddo. Avrebbe dovuto fare altrettanto Orsolini con Dallinga sul secondo, pazienza. Rimaniamo sul tema, cioè l’elvetico, che è uno dei top player di questa squadra, probabilmente il più forte di tutti, quello che salta l’uomo, corre veloce come una lepre imprendibile per il predatore di turno, ma non segnava, non ne era capace, quasi come ci fosse un campo magnetico davanti alla porta a deviare ogni pallone. Almeno fino a stasera. E chissà che questa doppietta non possa essere il suo tubetto di ketchup che al primo spruzzo non viene fuori e quando non te lo aspetti arriva la colata totale che lo svuota tutto. Era il teorema di Dallinga, che è ancora secco, era forse anche quello di Karlsson, che invece ha cestinato l’occasione (sicuri che a gennaio sarà ancora qui?). Insomma, la speranza è che da qui in avanti Dan diventi l’Orsolini della fascia sinistra.
lo spunto
Laguna rossoblù. E se Ndoye diventasse anche goleador…
Il Bologna si prende la Laguna e Ndoye si sblocca: tre punti preziosi per la zona Europa. Ora attenzione alla Coppa Italia