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Una iniezione importante di fiducia, dunque, che può dare a Italiano le conferme che lui aveva intravisto in precedenza ('sono sicuro che arriveremo', ci ha sempre detto), e al Bologna una sosta serena per lavorare in vista di un tour de force che avrà tante trasferte e tante prove del nove. Forse è proprio destino che il Bologna debba rifiorire a ottobre, quando di solito le foglie ingialliscono, e ogni volta trovando un interprete che possa fungere da miccia per un sole caldo e potente. L'anno scorso Odgaard, oggi Cambiaghi. Insomma, Italiano a turno riesce a trovare risorse utili alla causa e alla sesta giornata abbiamo rivisto vere, e non teoriche, similitudini con il Bologna 2024/2025. Diciamo che è stato un po' come raddrizzare la Garisenda dopo un cantiere ancora aperto in seguito a qualche incrinatura iniziale. I rossoblù, finalmente, balzano di nuovo in zona Europa con slancio e fiducia per il futuro. Che il Bologna sia riuscito a ritrovare se stesso?

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