Che dire? Prima cosa: se un arbitro di Serie A, peraltro ottimamente piazzato, non è in grado di giudicare falloso un intervento come quello di Iling su Ndoye, con conseguente calcio di rigore ed espulsione del difensore, rimandiamolo in Eccellenza a rifarsi
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le ossa. Seconda: se la ricostruzione più attendibile recita che, di fronte ad un "errore evidente" in "chiara occasione da goal" il VAR ha richiamato Di Bello e l'arbitro lo ha bellamente ignorato ripetendo "Ho visto bene io", siamo di fronte non solo ad un signore presuntuoso che non accetta l'aiuto preziosissimo di chi ha visto meglio, ma soprattutto
ad un protocollo sull'uso della tecnologia assolutamente da buttare e da riscrivere con un grammo di ragionevolezza.
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