lo spunto

Roma-Bologna di lunedì alle 18.30: chi pensa ai tifosi da stadio?

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Da tempo urge un ripensamento generale dei calendari, ormai compressi tra campionati, coppe nazionali, coppe europee e impegni delle nazionali, talmente tanto che se viene rinviata una partita diventa un problema reinserirla in calendario. La tragedia che ha colpito la Fiorentina mostra le crepe di un calendario che non ha più slot utili e avrebbe bisogno di un diradamento per tenersi un margine di manovra, ad esempio limitando le soste per le nazionali e riducendone dalle attuali quattro a due. Ovviamente nessuno lo farà e in questo senso ci si può definire 'fortunati' visto il cambiamento climatico che ha tolto di mezzo le copiose nevicate invernali... E badate bene a quello che succederà il prossimo anno, dato che la nuova Champions League a trentasei squadre avrà settimane da tre giorni, con l'aggiunta del giovedì alle partite di martedì e mercoledì. Significa che gli anticipi e i posticipi del campionato, tra venerdì e lunedì, cioè nei giorni lavorativi, potrebbero aumentare. Certo, si dirà che se il Bologna andrà in Champions, o comunque in Europa, ci si dovrà abituare alle partite infrasettimanali, ed è verissimo, ma resta il problema di fondo di calendari sempre più fitti che altro non fanno che aumentare gli infortuni e costringere i lavoratori a districarsi tra mille difficoltà per vedere una partita

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