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Doveri, dov’eri? Ma il finale deve far riflettere

Redazione TuttoBolognaWeb

Al minuto 94, la palla è in possesso del Bologna nei pressi del vertice destro dell'area di rigore del Lecce. Basta congelarla, guadagnare un fallo laterale, un calcio di punizione, perdere tempo insomma: era evidente come la squadra di D'Aversa non ne avesse più, il fiato dei calciatori del Lecce era finito. Invece perdiamo palla (c'era forse fallo su Ferguson? Non a mio avviso), e il Lecce prova ad imbastire una specie di assalto finale. Dico "specie" perchè non c'era convinzione, la benzina era finita e il ritmo del presunto "assalto disperato finale" salentino era praticamente nullo, se ci avete fatto caso c'era il solo Piccoli nella nostra metà campo contro almeno sei dei nostri nel momento in cui la squadra di casa recupera palla. Forse convinti che il Lecce nemmeno ci provi, o convinti che la partita sia finita e che quindi non ci sia più bisogno di difendere, la nostra corsa all'indietro è però ancor più lenta di quella con cui il Lecce prova a portarsi in avanti. Ne nasce un fallo laterale a 94 minuti e 30 secondi, seguito da un cross quasi disperato di Gendrey che la nostra difesa allontana. Dov'è finito il nostro centrocampo? Perchè non ha rinculato come avrebbe dovuto a protezione della nostra area di rigore? Fatto sta che Rafia tira e trova una deviazione che porta al corner il cui esito lo conosciamo tutti. Da un'azione di uno contro sei a 40 secondi dalla fine siamo riusciti a concedere un calcio d'angolo che si è poi rivelato fatale. E Nasca su questo ha poche colpe.

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