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Date a Sartori e Di Vaio quel contratto da firmare

Sartori e Di Vaio pronti a proseguire assieme, ma mancano ancora le firme. Serve chiudere la pratica e spegnere le voci
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
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Giovanni Sartori rappresenta una pepita d'oro. Un dirigente concreto, capace, competente in materia e che ha portato a un livello superiore tutti i club in cui ha lavorato. Compreso il Bologna, soprattutto il Bologna. Una specie di Re Mida, un uomo che trasforma in oro quasi tutto quello che tocca. Certo, a volte sbaglia pure lui (chi non lo fa?), ma quanto si tirano le somme il saldo resta sempre molto positivo. Finanche al ritorno in Champions dopo sessant'anni. Bene, che il cobra ci sappia fare, e con esso di Di Vaio, che ha avuto grandi maestri da quando è passato dirigente, è un dato di fatto, supportato dai numeri della classifica e da quelli del bilancio. La fortuna e la bravura del Bologna è che lui sia qua e che abbia contribuito a portare il club dalla lotta salvezza, o dalla salvezza tranquilla, all'Europa, sollevando anche i conti economici a suon di plusvalenze. Un dirigente così tutti lo avrebbero avere, e infatti qualcuno gli fa la corte, ma la cosa importante è che lui abbia deciso di sposare la causa rossoblù.

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