lo spunto

Dall’Ara da Champions League nonostante il pari. Ora palla a Motta: perché non proseguire?

Amaro tre a tre con la Juve ma il Bologna va celebrato per la straordinaria stagione. Thiago, perché non continuare a fare la storia qui?
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
Dall’Ara da Champions League nonostante il pari. Ora palla a Motta: perché non proseguire?- immagine 1

Praticamente tutti hanno dovuto cambiare titoli, articoli, pagelle. Il tre a tre finale suona come una beffa nel giorno del tripudio Champions, con la maglia celebrativa, l'inno sparato a palla al Dall'Ara e il boato sul canonico 'The Champions!', ma nulla può rovinare una stagione così e c'è ancora modo di festeggiare, celebrare il miglior Bologna da sessant'anni a questa parte. Neanche stavolta è stata chiusa la maledizione che dura dal 1998, sembrava veramente fatta, ed è comprensibile la rabbia e la delusione di qualche tifoso che pregustava il poter andare in ufficio domani e sbeffeggiare qualche collega bianconero, ma il Bologna 2023/2024 rimane qualcosa di magico, rimane la stagione finale di Ted Lasso per affetto, emozione e gioia nel vederla. Thiago Lasso, si potrebbe chiamare. Questa squadra non merita di subire critiche, versetti, allusioni per un tre a tre maturato solo perché è stata staccata la spina un po' troppo presto rispetto al valore dell'avversario, che era tramortito ma pur sempre dal nome importante

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