Contro la Roma una passeggiata in direzione Europa

Ma c'è un aspetto dell'incredibile lavoro che sta portando avanti Thiago Motta che a me stupisce più di ogni altra cosa, ed è la capacità di coinvolgere ogni singolo elemento della rosa e farlo sentire al centro del progetto qualunque esso sia, dall'attaccante da venti gol a stagione al terzo portiere. Le scelte di formazione che stiamo vedendo domenica dopo domenica ne sono una conferma: chi si aspettava di vedere Ravaglia titolare per "scelta tecnica" in uno scontro diretto per l'Europa? Chi si aspettava di vedere Moro soffiare il posto ad Aebischer per due giornate consecutive nonostante lo svizzero fosse ormai diventato un titolare inamovibile (e lo stesso si può dire di Freuler che prima di Salerno è partito due volte di fila dalla panchina)? Chi si aspettava di vedere Zirkzee e Beukema, anche in questo caso per scelta tecnica, esclusi dall'undici titolare di Lecce a vantaggio di Van Hoojidonk e Lucumi? La risposta è nessuno, almeno credo. Come nessuno poteva immaginarsi che pur cambiando così tanto e soprattutto così inaspettatamente la squadra rendesse sempre allo stesso modo: Moro anche ieri è stato uno dei migliori in campo, Lucumi e Ravaglia si sono fatti trovare pronti quando chiamati in causa, Fabbian schierato dal 1' a sorpresa contro il Torino ha segnato il gol che ha sbloccato l'incontro. Il messaggio lanciato da Thiago sembra chiaro: chiunque, anche quando meno se lo aspetta, può essere chiamato in causa. E deve farsi trovare pronto. Cosa che, almeno fino ad oggi, è avvenuta. Speriamo continui ad essere così fino alla fine del campionato, sognare l'Europa sarà un po' più facile almeno