lo spunto

Bologna, non farti distrarre da niente e nessuno

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

La vittoria di Roma sulla Lazio ha fatto riscoprire di nuovo il Bologna, che in parte era stato dimenticato a gennaio dopo le sconfitte con Udinese e Cagliari, mentre ora è di nuovo la squadra simpatia che si è imbucata alla festa. Di sorpresa, però, non c'è più nulla perché ormai sono oltre 50 partite, comprese quelle dell'anno scorso, che il Bologna di Motta viaggia a ritmi europei. Sfiorata la Conference nel 2023, oggi i rossoblù hanno addirittura migliorato il proprio ruolino di marcia e si giocano la Champions League, ma il progetto era già chiaro e tangibile in campo anche con i Dominguez e gli Schouten poi ceduti in estate. E la squadra simpatia non ha diritto di cittadinanza nelle vorticose forze del mercato, tutte concentriche verso le big, così Motta è già di Juve o Milan e Zirkzee destinato a San Siro in cambio di Colombo e Saelemaekers, che in due non fanno il valore della clausola da 40 milioni in mano al Bayern...Ed è proprio su questo che il Bologna deve soprassedere e andare avanti, continuare a lavorare a testa bassa in allenamento, stimolare la concorrenza interna e mantenere la fame avuta fino a qui. Il finale di stagione sarà deciso più dalla testa che dai piedi, più dalla mentalità e dalla consapevolezza che dalla qualità assoluta. Non a caso, nonostante sulla carta ci siano rose migliori, il Bologna oggi ha dimostrato di poter esprimere una pasta calcistica diversa, più europea di tante blasonate squadre della Serie A e ribaltando gli ipotetici valori tecnici stimati a inizio campionato. E oggi difficilmente qualcuno farebbe a cambio tra Calafiori e Milenkovic o tra Zirkzee e Beltran.

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