Ma proprio adesso che il Bologna è in lizza per le coppe europee salta fuori quota roba? Detto che di Eurolega, dove il merito sportivo conta il giusto, ce n'è già una nel basket e basta e avanza, che senso ha produrre una competizione in più, nonostante tre coppe europee e tanti soldi dalla Uefa, e intasare ancora di più il calendario? Mai e poi mai il calcio può permettersi di far passare in secondo piano i campionati nazionali rispetto alle coppe a invito o similari: il calcio vero, quello in cui anche i piccoli possono sognare e giocare, è quello dentro i confini nazionali. Da lì, con merito, si può andare all'estero e competere. La cosa buffa è che club esponenzialmente indebitati, invece di andare incontro a spending review, pretendono di avere ancora più soldi per sperperarli meglio. Alla faccia del merito e dell'equità...Così, mentre in Europa si cerca la spaccatura, in Italia si toglie il Decreto Crescita che tutto sommato aveva riportato in Serie A buoni giocatori e prodotto discreti risultati europei.
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