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Quest’anno, con le tre competizioni, si doveva ragionare più sul presente, tenere un attimo da parte il discorso legato a giocatori futuribili. Bisognava acquistare elementi di assoluto valore e soprattutto esperti anche in campo internazionale. A Castro, più che un Dallinga, si doveva affiancare un giocatore esperto, che potesse far crescere Santiago e al tempo stesso offrire garanzie in Champions. Un Griezmann o Milik avrebbero fatto sicuramente comodo. Cambiaghi può essere una buona presa per il campionato ma non ha esperienza internazionale. A centrocampo, ci vuole personalità, quel giocatore che per esempio, ad Anfield Road, quando la partita si fa calda, prenda per mano la squadra, si faccia dare il pallone che scotta e lo gestisca nel migliore dei modi. Certo, forse Freuler possiede questa dote, forse anche Pobega. Serviva però investire in maniera forte su un profilo di grande spessore a centrocampo, così come in difesa per sostituire Calafiori. La politica dei giovani a questo giro la si poteva per un attimo accantonare, anche solo in parte, a fronte di 2-3 acquisti esperti anche in campo internazionale. Per carità, non si vuole vincere la coppa ma neanche si vuole andare a fare brutta figura, a prendere caterve di gol dagli avversari. Fino a gennaio, al netto degli infortunati, il materiale a disposizione di Italiano, sarà questo. Giovedì la squadra si ritroverà a Casteldebole, bisognerà preparare al meglio la trasferta di Como e il primo impegno casalingo di Champions, contro lo Shakhtar. Sarebbe fondamentale ritrovare la prima vittoria stagionale in campionato e partire in Champions con un grande risultato. Sono sicuro che darebbe fiducia alla squadra, in questo momento un po’ confusa e spaesata e assieme all’ambiente, anche una certa dose di entusiasmo.

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