La terza giornata di campionato ci ha consegnato il primo parziale stop della Juve di Motta contro la Roma e quattro squadre al comando, compresa l’Udinese che qui a Bologna, non meritò certo il pareggio. Siamo appena all’inizio del campionato e già al Dall’Ara, è prima uscito in curva uno striscione d’incitamento al nuovo mister e a fine partita, timidi fischi per una prestazione che definirla opaca o apatica è generoso. Guai fare processi dopo la terza giornata; il Bologna poi, ha una varietà tale di attenuanti che vanno a giustificare questa falsa partenza. La stagione è iniziata dopo gli Europei e le Olimpiadi; molti giocatori del Bologna sono stati impegnati con le rispettive nazionali. In ritiro mancava mezza rosa e quella rimasta è stata falcidiata da infortuni o da ritardi di preparazione. Aebischer e Lucumì per esempio, non sono ancora al massimo e i nuovi arrivati, Miranda a parte, non sono ancora in grado di dare il loro contributo. Se a questi ci aggiungiamo che 5 titolari dello scorso campionato non ce li hai, quattro venduti più Ferguson ancora ai box, il cerchio lo si può chiudere.
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Bologna, guai fare processi alla terza giornata ma si poteva pensare di più al presente
di Gionni Forlenza