L'avventura araba parte dunque con tanti dubbi in alcuni reparti e nessuno davanti, dove sono tutti a disposizione e con un ventaglio di scelta che probabilmente nemmeno le big hanno, vista la presenza di ben cinque esterni, tre centravanti e un jolly come Odgaard. Si potrebbe pensare di 'farne uno in più degli altri', ma in realtà il Bologna, prima di questo calo, aveva mostrato numeri difensivi importanti risultando una delle migliori retroguardie della Serie A sia per gol subiti che per conclusioni concesse. Dati che confermano come Italiano non sia solo l'allenatore offensivo e aggressivo del pressing alto, ma anche un ottimo organizzatore della difesa se sorretto da una condizione psico-fisica brillante dei calciatori. Qualcosa, da questo punto di vista, è venuta meno, ma il Bologna ha sempre dimostrato di saper reagire a una sconfitta. Lo fece col Como dopo il ko di Roma, lo fece con il Genoa dopo la battuta di arresto a Milano, e lo fece con un filotto di risultati consecutivi dopo la sconfitta di Birmingham. Nel periodo recente, l'1-3 con la Cremonese è stato riscattato in Coppa Italia, seppur in un trend non brillante, e ci si attende che venerdì i rossoblù tornino pienamente se stessi in seguito all'opaca prestazione con la Juventus. Va detto, il Bologna non è favorito contro l'Inter ma si è guadagnato il diritto di giocarsi questo trofeo e dovrà onorarlo.
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