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Bologna, così non va

Redazione TuttoBolognaWeb

In genere, dopo una sconfitta, e a maggior ragione di tali proporzioni, un allenatore se ne assume totalmente la responsabilità. Lo si fa per proteggere la squadra in primis e poi perché nelle settimane che precedono le partite è l’allenatore che prova gli schemi. Vero, in campo ci vanno i giocatori ma mai e poi mai si butta addosso la croce ad una squadra per giunta umiliata da un risultato dalle proporzioni alla vigilia inaspettato. La società ha la massima fiducia sul mister serbo e penso anche la squadra, però c’è qualche sassolino nella scarpa da togliere in fretta prima che cominci a dar fastidio a qualcuno. Spezia-Bologna nel turno infrasettimanale deve servire per provare a riscattare gli otto gol presi nelle ultime due partite contro Inter e Roma proprio quando sembrava che dietro ci si fosse messi a posto dopo aver subito solo due reti nelle precedenti tre partite. Il Bologna si presenterà al Picco di La Spezia con le solite assenze mentre i padroni di casa, oltre a ritrovare il loro stadio, sono annunciati al completo o quasi. Partita insidiosa, da prendere con le molle perché perderne tre consecutive, sarebbe un brutto segnale, quasi da spia rossa. Come espresso anche dal collega Minguzzi, questo è un Campionato strano. Troppe trappole sparse qua e là con troppe variabili dovute a questa convivenza con il virus; le troppe assenze per infortuni, i cinque cambi che in questo momento nulla aggiungono al Bologna e tanto aggiungono agli avversari. Antenne ritte fino a gennaio quando il mercato di riparazione darà la possibilità di rimpolpare la rosa magari anche con qualche prestito funzionale. Quest’anno non si può essere allergici ai prestiti. Troppi Primavera in panchina. L’esordio ieri di Ravaglia e Mattia Pagliuca, figlio di Gianluca Pagliuca, sono figli dei troppi infortuni. Sono due esordi comunque meritati, di un vivaio nostrano che comincia a sfornare giovani interessanti. Così però non va. Serve prima mettere in sicurezza la squadra; recuperare il prima possibile alcuni elementi, agire sul mercato prendendo un centrale, un jolly ed una punta e che Sinisa Mihajlovic torni ad essere quel mister e quella persona che tutta la piazza e non solo, ha ammirato ed osannato fino a poco tempo fa.

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