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Bologna, adesso parte il calcio vero: crescita e nuovi per l’Europa. Difesa e Rowe le chiavi

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il Bologna 2025/2026 è lungo e profondo - lo dimostra il fatto che già oggi si riesce a sopperire alle assenze di Immobile, Pobega, Sulemana, Holm e Casale e contro il Como, per esempio, non sono entrati nemmeno Ferguson e Bernardeschi - un aspetto fondamentale per arrivare ancora in gioco in primavera su tutti i fronti possibili. La sintesi è che il Bologna è in corsa e ha le potenzialità per consolidarsi. Lo dicono soprattutto i bookmakers. In Europa League i quotisti assegnano al Bologna il ruolo di quarta favorita dietro Aston Villa, Roma e Betis e al pari di Porto e Nottingham Forest, mentre gli algoritmi dicono che ci sono il 53% di chance di stare nelle prime otto nella fase a campionato. In Italia, invece, per i bookmakers i rossoblù arrivano dietro solo a Napoli, Inter, Juve, Roma e Milan, per quanto riguarda le quote Scudetto, al pari di Como e Atalanta ma davanti a Fiorentina e Lazio. Significa, sostanzialmente, che il Bologna se la gioca per l'Europa sia in campionato che in coppa. Ora tocca al campo, l'unico giudice supremo.