A fine mese toccherà anche a Saputo fare un bilancio e indirizzare il futuro. Se cioè ci sarà la possibilità di ampliare questa base verso lidi stabilmente più prestigiosi e ambiziosi, che è poi la richiesta di Motta per allungare il contratto, e se dunque sarà possibile coronare il progetto decennale con un Bologna da Europa. Prima però palla al campo, a quattro partite che oggi diventano fondamentali grazie al successo sull'Udinese. Il Bologna sembra avere le armi giuste e una panchina sufficientemente lunga per competere, con un allenatore che va dritto per la sua strada fidandosi dei giocatori e delle sue idee a cui non deroga mai. E i risultati gli stanno dando ragione. Finora, il tecnico rossoblù, a parte un paio di partite, si è dimostrato abile gestore e altrettanto abile tattico e nella corsa di aprile avrà bisogno di tutta la profondità della rosa per tenere il Bologna in corsa. Essere ottavi a primavera, da queste parti, è una bellissima novità e ci sono tutte le carte per proseguire anche oltre, magari per convincere Saputo che qualcosa di più della salvezza tranquilla è possibile pure a Bologna. E se il cambio di diesse ha dato una svolta, anche l'arrivo di Motta è servito a proiettare la stagione verso lidi sconosciuti. Una bussola che finalmente punta verso il nord della classifica. Avanti così.
lo spunto