lo spunto

A Verona mancavano 27 gol, a Motta serve tempo: Zirkzee è il trequarti, non il bomber

Motta alla ricerca della quadra per sbloccare la fase realizzativa: Zirkzee è il falso dieci
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

A Verona mancavano 27 gol, a Motta serve tempo: Zirkzee è il trequarti, non il bomber- immagine 1

Il conto è questo: dieci di Arnautovic, sei di Posch e undici di Orsolini. Sono ventisette i gol mancati lunedì sera a Verona. Arna ceduto, gli altri due partiti dalla panchina: compensare questa quota non è stato facile e infatti è finita zero a zero. Nel momento in cui si costruisce una cooperativa del gol si mette in conto il fatto che un finalizzatore principale non ci sarà, che non ci sarà l'uomo risolutore ma un collettivo che sull'arco di 38 partite diventerà decisivo più dell'individualità. O almeno si spera. E siccome a Verona la cooperativa del gol è mancata, cioè la prima rete di Ndoye che ha cestinato la migliore occasione, il Bologna non è andato oltre il pareggio. Occorre però ricordare che il mantra di Motta era lo stesso anche la passata stagione, con Arna fuori per mesi, con Zirkzee fuori per settimane e a turno Sansone, Ferguson, Aebischer e Soriano a provare di fare un mezzo centravanti. Motta pubblicamente chiede agli attaccanti centrali i gol ma principalmente li utilizza come rifinitori offensivi, trequartisti nei corpi di una prima punta, con l'intento di valorizzare il collettivo e prendersi un rischio sul fatto che la cooperativa, nel lungo periodo, possa incidere di più di un bomber da 20 gol.

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