lo spunto

A Italiano il compito di consolidare: deve nascere un Bologna europeo

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Non si può di certo copiare o emulare Thiago Motta, ma Vincenzo Italiano arriva sulla scia di un gioco propositivo - terzo possesso palla della Serie A (non badate alla finale di Conference) - un utilizzo vivace degli attaccanti esterni (voleva Karlsson a gennaio) e un trend di risultati sempre in crescita partendo dalla Serie D, per arrivare prima in C, poi in B, A e infine in Europa. Le tre finali in due anni e tre qualificazioni europee consecutive le avremmo tutti firmate prima del quinto posto di Thiago. Italiano è un tecnico credibile per raccogliere un progetto di respiro europeo, che in questa stagione vedrà la Champions League ma in futuro non ci si dovrà scandalizzare di eventuali qualificazioni in Europa League o Conference. E andrebbe detto: se in un paio di anni Italiano ci portasse in finale di una qualunque competizione firmerei (con la speranza poi di vincere un trofeo). Lo scopo del Bologna deve essere quello di consolidarsi in ambito nazionale e internazionale e siccome Italiano lo ha fatto a Firenze non si capisce perché non potrebbe rifarlo pure qui.

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