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Il problema ulteriore del Bologna è che dovrà nel mezzo affrontare anche due partite di Champions League, e saranno decisive. Lasciata per strada una mezza occasione con lo Shakhtar, il Bologna è uscito a testa alta da Anfield ma ora dovrà fare punti pesanti se vorrà mantenere vive le possibilità di playoff. Nell'ottica, secondo le stime Uefa, di raggiungere quella quota di 8-9 punti che può valere le prime 24 posizioni, i rossoblù di Italiano saranno quasi costretti a un percorso netto casalingo e a strappare un paio di pareggi in trasferta, o almeno uno. Prima c'è l'Aston Villa, una bestiaccia in quarta fascia e con quel Jhon Duran che Sartori aveva adocchiato ma senza il portafoglio per prenderlo. Poi il Monaco, altra brutta pescata in quarta fascia, che è in testa in Ligue 1 addirittura davanti al Psg. E allora viene da chiedersi se il Bologna riuscirà nella doppia missione di tenere il treno europeo in Italia e quello playoff in Champions, per assumere davvero un ruolo di rilievo nel panorama calcistico odierno ed evitare che ricada, dopo solo un anno, nel dimenticatoio assoluto. In mezzo a tutto questo c'è Vincenzo Italiano, il quale va sostenuto senza se e senza ma visto che per ora sta utilizzando i reduci dell'anno scorso privo di Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers. 'I conti si fanno alla fine' sussurrano da Casteldebole. E allora si inizi a mettere dentro punti pesanti nel pallottoliere.

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