Vero è che il Bologna di Italiano non è molto distante dal Bologna di Motta, due punti, e nemmeno dall'Europa, tre, ma la stessa distanza separa anche dalla zona retrocessione e questo fa capire quanto ancora poco delineata sia la classifica, con annessi valori tecnici. Alla lunga verranno fuori e la speranza è che quelli del Bologna siano da lotta europea. I dubbi ci sono e sono tanti, ma il mister non ha ancora potuto contare sui nuovi, che in teoria sarebbero rinforzi rispetto al Bologna B 2023/2024 che vediamo ora, cioè con le riserve di ieri diventate i titolari di oggi. E meno male che Castro è cresciuto in fretta per attenuare l'attesa dei vari Dallinga, Iling, Pobega, Holm e Casale. Ci sono stati gli infortuni, certo, ma da qui in avanti, con anche un Ferguson pian piano nel motore, non ci potrà più nascondere. Dicevamo dei due punti in meno, che sono pochissimi, ma vanno tarati perché un anno fa le big incontrate furono tre (Milan, Juve e Napoli) con qualche errore arbitrale grave con il costo di quattro punti tra Torino e Monza, mentre oggi dal Dall'Ara sono già passate Udinese, Empoli e Parma e da qui in avanti il calendario sarà certamente più difficile. In ogni caso, chiudere dopo l'ottava giornata a undici punti, esattamente gli stessi di un anno fa, sarebbe auspicabile per staccare la parte destra e presentarsi in quella sinistra mandanodo un segnale di presenza al campionato.
lo spunto

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