Ad una prima banale analisi verrebbe da menzionare come possibile causa quella relativa agli obiettivi. I primi sei anni di Saputo sono stati all'insegna della salvezza tranquilla e la squadra, una volta tagliato quel traguardo, non ha avuto la spinta e lo stimolo per andare oltre. Basti pensare che l'anno scorso, quando il Bologna vinse 4-1 con lo Spezia, era praticamente in scia alla Sampdoria, peccato che a fine stagione il divario in classifica registrato è stato di ben 11 punti. Poco importa se poi quest'anno la Samp è piombata in una crisi senza fine, perché 11 punti di distacco tra le due squadre non possono e non devono esserci e anche se la progettualità è diversa: un tale abisso in una stagione significa 5 vittorie in più per gli altri. Tradotto: maggiori gioie per i tifosi. Ora, non credo che i dirigenti del Bologna ad un certo punto abbiano detto ai propri giocatori di smettere di giocare perché l'obiettivo è stato raggiunto, ma molto probabilmente un certo tipo di ambizione e un certo tipo di richiesta, cioè non accontentarsi, non è stata recepita o semplicemente non è stata comunicata con la persuasione del caso.
lo spunto
