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La parabola di Arnautovic: com’è cambiata la gestione di Motta

Redazione TuttoBolognaWeb

La parabola di Arnautovic: dopo il precedente infortunio era un semplice attaccante che giocava solo se lo meritava, visto che clinicamente era guarito come dimostrato dalle reazioni sia di Thiago Motta alle domande dei giornalisti sia dello stesso Arnautovic al fischio finale delle partite in cui non aveva messo piede in campo; dopo l'ultimo stop fisico invece è tornato ad essere il centravanti imprescindibile della squadra, schierato a forza da Motta anche se in condizioni fisiche non ottimali.

Possibile che come sostenuto da Motta a più riprese sia solo una questione di cambio atteggiamento di Arnautovic? "Se sta bene ed è utile per la squadra gioca, punto", ha dichiarato Thiago prima della sfida contro la Cremonese. Un punto di vista diverso da quello espresso qualche mese fa, con Arna che "quando avrà l'opportunità dovrà farsi trovare pronto, non incentrerei il discorso su di lui ma su quello che stanno dando gli altri", parola di Motta dopo le due esclusioni consecutive contro Torino e Lazio. Possibile, sì. Ma tutt'altro che certo: condizione fisica, rapporti tra i due, peso specifico del calciatore nell'economia del gioco della squadra e delle casse della società, sono tutti fattori che potrebbero aver inciso, anche in minima parte, sul cambio di rotta di Thiago. Alla fine, Arna o no, quello che conta è che il Bologna vinca e faccia punti. Certo, se lo fa con Arna che gioca e segna tanto meglio.


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