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La parabola di Arnautovic: com’è cambiata la gestione di Motta

Redazione TuttoBolognaWeb

Ma torniamo per un attimo al ritorno di Arnautovic post Inter. Per tre gare consecutive Thiago Motta decide di portarlo in panchina perchè clinicamente guarito, ma contro Torino e Lazio lo lascia seduto per tutti e novanta i minuti a guardare i compagni. Scatenando l'ira dei tifosi che si chiedono perchè il miglior attaccante del Bologna non giochi nemmeno uno spezzone, visto che è convocato e quindi sta bene. E Thiago non usa giri di parole per spiegare le sue scelte: puramente tecniche, dettate da quello che vede in settimana, e da giocatori che in allenamento dimostrano più di Arna di meritare una maglia. Solo contro la Salernitana Motta gli concede la mezz'ora finale in campo. Mezz'ora che si trasforma in un quarto d'ora, visto che Arnautovic si fa di nuovo male ed è costretto alla sostituzione anticipata.

Diversa la sua gestione dopo l'ultimo infortunio. Dopo oltre un mese e mezzo di stop torna ad allenarsi in gruppo, Motta decide di lasciarlo a casa in occasione della trasferta di Empoli ma alla prima convocazione, quella contro il Sassuolo, lo lancia subito in campo per la mezz'ora finale. Non solo: nelle due sfide successive, quindi Roma e Cremonese, lo schiera addirittura titolare, sostituendolo solo quando accusa crampi e fisicamente non ce la fa più. E domani contro il Napoli probabilmente il copione sarà lo stesso: per la terza settimana consecutiva vedremo Arnautovic titolare e in campo finchè ne avrà, poi forze fresche a sostituirlo.

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