Ovviamente la legge di Murphy colpisce, soprattutto il Bologna e soprattutto gli onesti. I rossoblù, nonostante tutte le attenuanti, si sono fatti male da soli. prendendo un gol stupido, quello del pari, nato da una rimessa laterale e con una respinta corta di Binks che si aggiunge alla dormita dei compagni di reparto. Poi Pereiro, che di furbizia inganna Theate che a sua volta devia davanti a un pachidermico Skorupski. Ecco, la mancanza di allenamenti, la mancanza di lucidità, ci sta tutto, ma i due gol erano comunque evitabili. E come dimenticare i due pali, il primo con un miracolo di Cragno - di fatto la differenza della partita è il rendimento dei portieri su due occasioni spartiacque - e il secondo con un Skov Olsen che dà sempre l'impressione di essere inconsapevole attore di un film il cui protagonista si ritrova la palla buona ma non sa che farci. Palo. Insomma, niente di nuovo sotto il sole: mai una gioia
lo spunto
