lo spunto

Il derby che tutti avremmo voluto vedere (contropiedi a parte)

Manuel Minguzzi

Chiudiamo con la classifica. Il derby dell'Emilia è iniziato con una sequenza di risultati sfavorevoli, partendo dalla rimonta di Toro a Spezia, passando per la vittoria dell'Udinese: insomma, la pressione era tanta. Bravo, bravissimo, il Bologna a non dar modo al Parma di crederci neanche per un attimo, portando la partita subito sui suoi canali e gettando, semmai, nel panico gli altri. Poi certo, la rimonta firmata Kurtic-Inglese in un minuto è sempre rimasta nell'aria fino al 90', ma obiettivamente il Parma non ha mai dato l'impressione di poter rimontare e infatti stavolta non è successo nulla di strano. E se 23 punti dopo 21 partite possono sembrare pochini - lo sono, la stagione fino a qui resta negativa - guardando la classifica diventano tanti se si pensa alla situazione prima del fischio d'inizio. La paura era emersa in questa settimana e ancora di più oggi, ma se c'è una cosa che Saputo non ha mai fallito in questi sei anni è proprio lo scontro diretto per scacciare la paura. Si ricorda una vittoria a Carpi in rimonta, si ricordano due vittorie salvifiche in trasferta a Verona (sia Hellas che Chievo) in epoca donadoniana, oppure una a Pescara, oppure quella con l'Empoli con Mihajlovic due anni fa. Ora sotto con il Benevento, altro scontro diretto da non fallire, ma per oggi accontentiamoci di un derby con il risultato che tutti avremmo voluto vedere (e abbiamo visto).

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