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Cosa si intende per salto di qualità?

Manuel Minguzzi

Fare proiezioni dopo 13 giornate può essere azzardato, ma un numero può comunque restituire il senso ad una stagione o al livello di una squadra. Il calendario a detta di tutti era propizio, ovvero Cagliari, Sampdoria, Venezia e Spezia in successione, tuttavia a memoria non ricordo l'ultima volta in cui il Bologna ha ottenuto quattro successi in fila: non è facile per una squadra come la nostra infilare un poker. Oltre a questo, c'è il fatto che se i rossoblù avessero vinto contro il Venezia sarebbero saliti ad una proiezione punti alla 38esima di 61, cioè quasi da Europa (il Sassuolo l'anno scorso si è fermato a 62). Ora, il Bologna vale quel punteggio? Probabilmente no. Con la sconfitta, infatti, la squadra di Mihajlovic è rimasta ad una proiezione finale più consona di 52, punteggio che invece può essere raggiunto. Certo, non si può spiegare Bologna-Venezia 0-1 con la proiezione punti, ma nel calcio i valori in classifica alla giornata 38 sono chiari e le gerarchie sono un po' come la catena alimentare, cioè con il più grande che mangia il più piccolo. In Italia di grandi ce ne sono sette e per gli altri, nemmeno per il Sassuolo dei miracoli, c'è spazio (solo l'Atalanta da plancton è diventata squalo...). Per una squadra come il Bologna, che non ha l'obiettivo europeo e ambisce alla 'parte sinistra', diventa naturale e normale perdere qualche punto qua e là e 'normalizzarsi' attorno ad un punteggio consono alla metà classifica.