Non è forse un caso che il Bologna abbia finito in crescendo trovando energie dalla panchina più che idee e qualità, ma tanto è bastato per schiacciare il Napoli e dare una tiepida illusione di una possibile rimonta. Ma è un momento no su tanti livelli: davanti Arnautovic è in fase calante, le sue riserve non ci sono e oggi è stato impiegato Falcinelli, le mezze punte zompettano senza fare male negli ultimi sedici metri e le cose migliori arrivano quasi sempre dal centrocampo o dalla difesa. Svanberg, ad esempio, ci ha provato, così come Hickey. Poi basta. Dominguez paga la fatica e la spalla, appare fuori sincrono, Viola non ha l'intensità per stare a questo livello, Sansone cicaleggia senza mordere e Vignato dà l'impressione di dare del tu al pallone ma non alla porta. Diciamo che i subentrati hanno salvato comunque la faccia della partita.
lo spunto
