tuttobolognaweb editoriale Beukema-Napoli, una tarantella stucchevole. Il Bologna alla prova del nove

lo spunto

Beukema-Napoli, una tarantella stucchevole. Il Bologna alla prova del nove

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Ora, la cosa importante è che il Bologna non mandi segnali di debolezza al mercato. Significa tenere duro fino in fondo alla richiesta di 35 milioni senza concedere mezzo sconto. Non è banale né scontato farlo, ma è fondamentale per il futuro e per la credibilità del club. Tutti devono capire e comprendere che non serve forzare la mano, non serve chiedere sconti, non serve lavorare sotto traccia mediaticamente per favorire una operazione. Se una cessione ci sarà, avverrà alle condizioni del Bologna per fare sì che in futuro nessun club possa utilizzare la medesima tattica contando su un precedente. Qui si vende bene e se un giocatore chiede la cessione lo si accontenta, ma senza essere presi per il collo e senza sotterfugi di ogni tipo. Per esempio, la proposta di qualche giorno fa recapitata dal Napoli di un prestito con obbligo di riscatto (emersa dal collega Ciro Venerato) la si può tranquillamente catalogare come presa in giro. Da diverse settimane per i media nazionali è fatta, l'accordo è un passo, il Bologna ha abbassato la pretese ecc. eppure al 9 luglio di ufficialità non ce ne sono e se al momento di chiudere viene proposto un prestito diventa anche lecito girare i tacchi e andarsene. Alla fine, Conte avrà il suo difensore e dovrà pagarlo quanto deve, mentre per quanto riguarda Ndoye, alla luce di questa trattativa/sceneggiata, se fossi nel Bologna chiuderei ogni porta e portone. Quantomeno al Napoli...