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New Balance insidia Macron: ecco tutte le maglie dal 2001 a oggi

Redazione TuttoBolognaWeb

 

Questo campionato sarà ricordato per il terremoto societario che fece sobbalzare l'intera tifoseria, la quale rischiò di trovarsi di fronte ad un nuovo fallimento, dopo quello del 1993: i Menarini cedono il timone, pur senza particolari garanzie, all'imprenditore cagliaritano Sergio Porcedda, che sbarca sotto le Due Torri promettendo mari e monti e facendo sognare un'intera città dopo anni di mediocrità.

Ma l'inghippo è dietro l'angolo e solo l'intervento dell'imprenditore trevigiano Massimo Zanetti e di una cordata di colleghi salverà il natante dall'affondamento: come conseguenza a tali spiacevoli fatti, il Bologna verrà penalizzato di 3 punti in classifica a causa di mancati pagamenti sull'IRPEF e contributi vari sugli stipendi.

Le cose più belle da ricordare, invece, saranno i 19 centri di Marco Di Vaio in campionato, che si accollerà la squadra non solo sul campo, ma anche sul fronte economico a causa delle inadempienze della dirigenza. Il 27 febbraio 2011, invece, entrerà nei cuori di tutti a causa della stupenda vittoria in casa della Juventus a distanza di più di trent'anni (5 ottobre 1980, gol di Adelmo Paris su rigore), grazie ad una doppietta di Di Vaio, sempre più leader, sempre più "bandiera".

Peccato solo che a rovinare il campionato arrivi un finale di stagione grigio ed un altro scandalo, denominato "Scommessopoli". Lo Scudetto non lo vincerà l'Inter (che in compenso si prenderà la Coppa Italia), ma rimarrà comunque a Milano, con la vittoria dei "cugini rossoneri" trascinati dal trio Ibrahimovic-Robinho-Pato (14 reti ciascuno).

La maglia ritorna a bande verticali larghe, da notare lo stemma del club disegnato sul fianco destro e il ritorno del colletto originale con rifiniture bianche anche sulle maniche. Lo sponsor è Serenissima.

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