voce del tifoso

Bologna a dieta ultras-light….

Mentre il consueto popolo di buongustai locali si accomodava alla tavola imbandita del Dall’Ara, con tovaglioli di ordinanza a quadretti rossoblu per consumare l’insolita cena del lunedì sera, dall’alto cascava una...

Redazione TuttoBolognaWeb

Mentre il consueto popolo di buongustai locali si accomodava alla tavola imbandita del Dall’Ara, con tovaglioli di ordinanza a quadretti rossoblu per consumare l’insolita cena del lunedì sera, dall’alto cascava una stucchevole spruzzata di acqua frizzante senza bollicine che andava a spegnersi sullo stufato finale servito in campo, uno spezzatino di gioco senza zenzero ma allo 0-0, specchio naturale degli schemi copia e incolla apparecchiati sul 3-5-2 dai due Mister-Chef Pioli e Sannino. Particolarmente ricco di carboidrati il centro-tavola del Chievo, con piatti fumanti di Rigoni che sottolineavano i contro-mano di Kone, (piu’a suo agio nei selvaggi pascoli in terra sarda), che terminavano in coni d’ombra oscuri anche a Diamanti. Radovanovic filtravano palloni preziosi come contagocce in calici di Cristaldo, comunque tutti destinati ad infrangersi in Papp all’area avversaria. Nelle rare occasioni in cui i bolognesi riuscivano a saltare il dirimpettaio di turno, venivano prontamente abbattuti a colpi di randelli e di Dainelli, elementi piu’ ricchi di calci che di calcio. Pazienza...: ne hanno avuta tanta, ne hanno e ne avranno ancora buone dosi i tifosi felsinei della “Grassa”, pronti a far la bocca a un tris di vittorie, che hanno incitato dal primo all’ultimo gli undici in campo, non disdegnando un punto finale dal sapor di “meglio un’uovo oggi che una gallina domani..” Esitgarribia, di questi tempi non si butta via niente. Sul finale di partita, rischia di risultare indigesto l’amaro ammazza-pari, dove un Curci in versione vigile ipnotizza invitando a farsi da parte un tiro angoloso di Acosty… Contro-brivido per i clivensi nell’ultimo Laxalt finale di recupero, con un tiro all’armi Bianchi finito sul fondo, oltre a una scarica di Moscardelli che svolazza dalle parti di Puggioni. E’ quasi beckettiano parlare di “imbattibilità” per l’estremo guardiano rossoblu, che allunga la sua personalissima striscia a 343’, frutto della mini-serie di 7 punti in 3 partite dove la difesa ha alzato gli argini a un sufficiente livello di guardia contro gli ultimi attacchi sparuti e non irresistibili. Intanto si riscaldano i motori in direzione Bergamo, che risulta esser spesso piu’ “alta” in classifica che bassa, rispetto al capoluogo emiliano. Alla ricerca della continuità, della conservazione e di nuovi prodotti freschi è il tecnico Pioli, che dovrà rinunciare a stretto giro di posta ai difensori Natali, Cech e Mantovani oltre agli squalificati Pazienza e Perez, reo confesso di facile cartellino, atteso dallo spareggio mondiale tra Uruguay e Guatemala a metà novembre per il lasciapassare ai Mondiali di Brasile 2014. Si spengono le luci di una prestazione senza high-lights, sulle note di un “one for me, one for you” che allunga il corto-circuito delle due classifiche quasi parallele.