senza categoria

Bastava mettere un attaccante

Manuel Minguzzi

Sono diversi i segnali incoraggianti mandati dal Bologna di Thiago Motta. Il primo, oltre ai semplici punti guadagnati nelle ultime due settimane, è che nelle ultime quattro partite la squadra non ha mai subito gol su azione ma solo da calcio da fermo. Significa che nel complesso l'assetto difensivo tiene, sia con gli equilibratori ma anche con gli attaccanti di ruolo. Venendo invece ai punti: nove in tre partite tolgono la squadra dalle difficoltà e la lanciano con entusiasmo nelle zone limitrofe al decimo posto; adesso sarebbe bello non accontentarsi. Molto importante il fatto che il Bologna sia riuscito a battere squadre di diverso livello, dando l'impressione di poter fare male non solo a neo promosse, o squadre da bassi fondi, ma anche a formazioni più quotate. Come appunto il Torino. E alla fine della fiera, un nuovo allenatore serve proprio a questo: cambiare ciò che non andava. Dopo un periodo di assestamento, Motta ce l'ha fatta e gli va riconosciuto un grande merito: aver trovato risultati importanti e nuove dinamiche interne, rasserenando il logorio che aveva prodotto la vecchia gestione. Per ora tutto ha ripreso a funzionare e l'unica cosa da fare è non fermarsi, non accontentarsi, non rilassarsi dopo aver vissuto la paura. Insomma, tenere alta la tensione. Un nuovo corso sembra finalmente cominciato, proviamo a godercelo.