quella volta che

Bologna-Sampdoria 1966: Nielsen-gol e passa la paura

È il 6 marzo 1966 quando il Bologna riceve la Sampdoria al Comunale. I rossoblù di Carniglia provengono da una striscia positiva che dura dal 30 gennaio e nell’ultima gara, hanno addirittura battuto la SPAL per 3-0 a Ferrara,...

Redazione TuttoBolognaWeb

È il 6 marzo 1966 quando il Bologna riceve la Sampdoria al Comunale. I rossoblù di Carniglia provengono da una striscia positiva che dura dal 30 gennaio e nell’ultima gara, hanno addirittura battuto la SPAL per 3-0 a Ferrara, riscattando il k.o. interno dell’andata. Di contro i blucerchiati, vengono da quattro pesantissime sconfitte consecutive e la coppia Baldini-Bernardini rischia grosso. Proprio lui, il grande Fulvio Bernardini, l’allenatore del 7°scudetto, ora guida la Samp e all’ingresso in campo viene accolto dal pubblico rossoblù sotto ad un lungo, sincero e accorato applauso. Lui, risponde togliendosi il cappello ed accennando un inchino verso la curva, che poi si tramuta in un vigoroso saluto col braccio. Fa freddo a Bologna e tira un gran vento, ciononostante ci sono 30 mila spettatori allo stadio. La partita comincia coi rossoblù naturalmente favoriti sia dal loro cammino ricco di risultati positivi, sia dalla pochezza della Sampdoria. I felsinei attaccano subito e poco prima del quarto d’ora vanno in rete con Perani, bravo a controllare il pallone toccato da Nielsen, per poi infilare il portiere doriano Sattolo con un gran destro da circa venti metri che s’insacca sotto il sette. La Sampdoria accusa il colpo e non reagisce, così il Bologna ha campo libero e fa girare la palla senza trovare troppi ostacoli anzi, si permette il lusso di sciupare diverse palle gol con Turra, il quale anziché tirare tergiversa facendo sfumare le azioni create, spazientendo i tifosi. Nella ripresa però, il Bologna si blocca a causa dell’infortunio rimediato alla spalla da Bulgarelli e distraendosi, concede campo ai blucerchiati che pareggiano con Salvi, troppo solo in area, il quale folgora Negri su cross di Novelli. Passato lo spavento per Bulgarelli, il capitano rientra rasserenando tutti e giocando come se nulla fosse. Dal suo rientro, il Bologna riprende a schiacciare la Sampdoria come nel primo tempo e al 70’ rimette il naso avanti con la rete in mezza girata di Nielsen, bravo a svincolarsi da un’audace marcatura, raccogliendo l’assist di Vastola e battendo Sattolo in acrobazia. Il successivo infortunio muscolare a Perani, costretto ad uscire, è un segno di come il Bologna abbia fortunatamente chiuso la gara per tempo senza dover rischiare di attaccare con l’uomo in meno. Sebbene al 90’ i rossoblù abbiano vinto con merito, c’è da lodare il cinismo sampdoriano per aver sfruttato l’occasione capitata per segnare; chiaramente la superiorità tecnica dei felsinei ha poi preso il sopravvento facendo la differenza. Il campionato finirà col Bologna secondo, a 4 lunghezze dall’Inter Campione d’Italia con 50 punti, mentre la Sampdoria dell’amato Bernardini arriverà terzultima, finendo in B per la prima volta nella propria storia, iniziata nel 1946. Per il Bologna si registrano le 12 reti di Haller e Nielsen, capocannonieri del Bologna 1965/66.