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Rafa Paez, buona la prima (per la gioia di Fusco)

Quando abbiamo letto il suo nome nella formazione titolare contro il Perugia, molti di noi sono rimasti decisamente sorpresi. Rafa Paez, infatti, era sì stato provato da Lopez durante la settimana, ma un suo esordio dal primo minuto...

Redazione TuttoBolognaWeb

Quando abbiamo letto il suo nome nella formazione titolare contro il Perugia, molti di noi sono rimasti decisamente sorpresi. Rafa Paez, infatti, era sì stato provato da Lopez durante la settimana, ma un suo esordio dal primo minuto appariva esagerato. Non per il tecnico uruguagio, però, che ha deciso di affiancarlo al leader indiscusso della retroguardia Domenico Maietta. Una doppia dimostrazione di fiducia per lo spagnolo, considerando le condizioni fisiche non ottimali dell'ex Verona. E Paez si è comportato bene, risultando quasi all'unanimità il migliore in campo tra i rossoblù insieme all'altro neo arrivato Buchel. Grande fisico ma soprattutto grande concentrazione per il prodotto della cantera del Real Madrid, focalizzato novanta minuti sull'impedire agli avversari di arrivare al tiro, mostrandosi determinato e rozzo al punto giusto per un campionato che non permette troppa poesia. Qualche sbavatura l'ha fatta, naturalmente, ma nel complesso la sua prova è stata sufficiente.

Una prova che, sicuramente, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Filippo Fusco. Già, perché in questo modo la voce "difensore centrale" nella lista delle necessità è stata depennata. O meglio, ufficialmente non era mai stata aggiunta proprio dopo l'arrivo di Paez, tuttavia una prestazione largamente insufficiente dei centrali avrebbe messo qualche tarlo al diesse. Invece, come accaduto in Coppa Italia, i problemi sono venuti dalle fasce, la destra soprattutto, ma movimenti di mercato in quel senso non sono previsti. Meglio concentrarsi, quindi, solo su un eventuale attaccante (considerando che Bessa è metaforicamente fermo a Borgo Panigale da oltre un mese) e sul gruppetto di esuberi che ormai diventa impossibile da piazzare in toto. Sarà una giornata lunga, per Fusco, l'ultima di un mercato claudicante condotto a portafoglio miseramente vuoto.