Tralasciando nomi come Saja del Racing (con una parentesi bresciana) e Barovero del River per questione di costi, il primo indiziato può essere Orion del Boca portiere molto affidabile e con passaporto italiano, titolare degli xeneizes. Proprio per questo però, il club se lo terrà stretto: il suo costo potrebbe essere di poco inferiore al milione di euro. Sempre nel Boca, secondo (sprecato) di Orion, c’è Emanuel Tripodi, 32enne ex portiere del Quilmes che costa intorno ai 300mila euro. Un nome stagionato viste le 35 primavere, ma dai costi contenuti e con doppio passaporto, è quello di Mauricio Caranta l’estremo difensore del Rosario Central: con lui il Bologna avrebbe un portiere esperto e con doti di leadership. Rimanendo sempre sul mezzo milione di euro o poco meno, c’è anche il portiere della capolista Newell’s come nome interessante, Nahuel Guzman, 27 anni, ma è difficile che il club se ne privi anche alla luce dell’andamento positivo del club rosarino. Il portiere dell’Arsenal, Nicolas Campestrini è stato uno dei migliori portieri dello scorso torneo. 33 anni e doppio passaporto sono gli ulteriori incentivi a suo favore, ma c’è caso che la sua valutazione si aggiri vicino al milione di euro. Infine rimane Damian Albil, colonna portante dell’Estudiantes per 6 stagioni, ora gioca nel Tigre. Ha 34 anni ed è un portiere che ha sempre ben figurato. In questa stagione, non trova spazio nel club di Vitoria e viene valutato circa 200mila euro, cifra più che alla portata.
primo piano
Portieri argentini: alcuni nomi dalla Primera
In questi giorni uno degli uomini di fiducia del Bologna, Adriano Polenta, si trova in Argentina con l’incarico di trovare un portiere per il prossimo futuro. Già in estate il club rossoblù aveva seguito un portiere...
Fermo restando che i nomi fatti ‘avrebbero’ valutazioni abbordabili, le voci di questi giorni sullo stato di salute economica del Bologna lasciano dedurre che ogni euro che esce dal club sia equivalente ad un salasso doloroso. L’idea quindi, è che se Polenta dovesse riuscire a strappare un accordo con un club, si presume possa giocarsi una sola carta, quella del prestito secco o oneroso (ma non troppo) con diritto di riscatto. Non è impossibile, ma rimane molto difficile fare mercato senza disporre di denari, per quello le valutazioni fatte con relativo costo vanno ripensate in ottica di un prestito e non di un trasferimento definitivo, perché questo comporterebbe un esborso non affrontabile dall’odierna dirigenza rossoblù.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
